La fisioterapia è un elemento chiave della ripresa da un’operazione di artroplastica del ginocchio. L’obiettivo principale della fisioterapia dopo un’artroplastica del ginocchio è quello di migliorare l’ampiezza del movimento del ginocchio, rafforzare i muscoli e favorire l’indipendenza. Durante la degenza in ospedale, il fisioterapista assegnerà alcuni esercizi che sarà necessario continuare a svolgere una volta a casa. La fisioterapia può contribuire a migliore il movimento e ridurre il dolore. Inoltre, agevola le attività quotidiane, come camminare, salire le scale, salire e scendere dal letto e utilizzare il water. Attenendosi alle indicazioni fornite sulla fisioterapia, sarà possibile trarre il massimo beneficio dall’intervento di artroplastica del ginocchio.
Il ruolo del fisioterapista in ospedale
Consigliare esercizi per migliorare il movimento e la forza.
Controllare che il paziente riesca a camminare in sicurezza.
Massimizzare l’indipendenza del paziente.
Offrire consigli e indicazioni utili.
Procurare ausili per la deambulazione.
Fisioterapia subito dopo l’intervento
La fisioterapia inizia subito dopo l’intervento. Semplici esercizi come sollevare le caviglie stando a letto consentiranno di migliorare la circolazione e ridurre i rischi di formazione di coaguli di sangue.
I fisioterapisti valuteranno nel complesso ogni singolo paziente, pertanto è importante informarli di eventuali dolori o disturbi di una qualsiasi delle altre articolazioni, in quanto ciò potrebbe compromettere l’utilizzo degli ausili per la deambulazione. All’inizio insegneranno al paziente come salire e scendere dal letto, prenderanno le misure per alcuni ausili per la deambulazione e insegneranno come usarli.
Le responsabilità del paziente in ospedale
Svolgere gli esercizi prescritti almeno tre volte al giorno.
Muoversi regolarmente secondo le indicazioni, se è sicuro farlo senza supervisione.
Provare a lavarsi e vestirsi autonomamente.
Sedersi sulla sedia per mangiare, se ciò è ritenuto idoneo dall’équipe medica.
Porre domande per fugare eventuali dubbi.
Quale particolare ausilio utilizzerò in ospedale?
All’inizio è previsto l’impiego di un deambulatore per una maggiore stabilità, fino a quando non ci si sentirà pronti a caricare il peso sul ginocchio. Il fisioterapista suggerirà quindi il passaggio alle stampelle, fornendo al paziente le opportune indicazioni su come usarle. Alcuni pazienti con problemi alle spalle o alle braccia potrebbero riscontrare difficoltà nell’utilizzo delle stampelle, pertanto è importante esporre le proprie preoccupazioni al terapeuta.
Se in casa vi sono scale, verrà eseguita una valutazione della capacità di salire e scendere le scale per avere la certezza che il paziente possa farlo in sicurezza. Anche se in casa non vi sono scale, è opportuno essere preparati nel caso in cui ci si rechi in un posto che richieda di salire uno o più gradini.
Macchina per mobilizzazione passiva continua
Il fisioterapista o chirurgo può consigliare di utilizzare una macchina per mobilizzazione passiva continua (nota anche come CPM) nell’ambito della ripresa immediata e in alcuni casi dopo la dimissione dall’ospedale. Una CPM è una macchina elettronica che aiuta lentamente e con delicatezza il ginocchio a piegarsi dopo l’intervento chirurgico quando lo si percepisce teso e rigido. Una CPM può essere d’ausilio per piegare il ginocchio quando risulta troppo difficile piegarlo autonomamente. Dopo l’intervento al ginocchio è importante piegarlo il prima possibile. Il fisioterapista indicherà per quanto tempo utilizzare la CPM, in base alle proprie esigenze specifiche. L’impiego della CPM può essere doloroso all’inizio, ma col tempo ci si accorgerà di quanto riduca notevolmente il dolore e consentirà di tornare alla normalità dopo l’intervento.
Bibliografia
“Knee Replacement – Recovery.” NHS Choices, National Health Service, 25 luglio 2016,[link]( https://www.nhs.uk/conditions/knee-replacement/recovery/). Accesso: 27 aprile 2017.
Overview: Physiotherapy (Link) https://www.nhs.uk/conditions/physiotherapy/ Accesso: 22 maggio 2020