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Rischi e complicanze di un intervento di artroplastica del ginocchio
Rischi e complicanze di un intervento di artroplastica del ginocchio
Aggiornato oltre 2 anni fa

Quali sono i rischi dell’intervento?

Proprio come tutte le procedure, esistono alcuni rischi e complicanze che possono sorgere in seguito all’intervento chirurgico, alcuni tra i quali sono più comuni di altri. Li illustreremo singolarmente.

COMUNI (2-5%)

  • Dolore: Dopo l’operazione, il ginocchio sarà dolorante. Il dolore migliorerà con il tempo. In rari casi, il dolore diventerà cronico come possibile conseguenza di una qualsiasi delle altre complicanze elencate di seguito o senza apparente motivo. Raramente, il dolore può permanere in seguito all’intervento.

  • Sanguinamento: Occasionalmente può essere necessaria una trasfusione di sangue o l’assunzione di compresse di ferro. Raramente, il sanguinamento può dar luogo a un accumulo di sangue o un esteso ematoma all’interno del ginocchio, che può provocare dolore e richiedere un intervento per provvedere alla sua rimozione.

  • Coaguli di sangue: La TVP (trombosi venosa profonda) è un coagulo di sangue in una vena. I rischi di sviluppare una TVP sono maggiori dopo qualsiasi intervento chirurgico (e in particolare di chirurgia ossea). Il coagulo dovuto alla TVP può entrare in circolo nel flusso sanguigno e depositarsi nei polmoni (embolia polmonare, cfr. sotto). Per limitare il rischio di formazione di TVP verrà consigliato di indossare delle calze a compressione sulle gambe e di eseguire un’autoiniezione (o assumere una compressa) per fluidificare il sangue. Iniziare a camminare e muoversi subito è sicuramente tra i modi migliori per prevenire la formazione di coaguli di sangue.

  • Rigidità del ginocchio: Può verificarsi dopo l’operazione, specialmente in caso di rigidità del ginocchio già prima dell’intervento. Se questa condizione si protrae per qualche tempo, il chirurgo può decidere di cercare di aumentare il movimento in anestesia generale.

  • Usura e mobilizzazione dell’impianto: Grazie alle moderne tecniche operatorie e agli impianti di nuova generazione, le protesi di ginocchio durano molti anni. In alcuni casi, durano molto meno. Spesso il motivo è sconosciuto. Lo strato di plastica è la parte che si consuma più comunemente.

MENO COMUNI (1-2%)

  • Infezione: Verranno somministrati antibiotici al momento dell’operazione e la procedura verrà eseguita in condizioni sterili (sala operatoria). Il sito della ferita può arrossarsi, surriscaldarsi e risultare dolorante. Potrebbe inoltre verificarsi una fuoriuscita di liquido o pus. In tal caso, di solito, si ricorre ad antibiotici, ma potrebbe essere necessaria anche un’operazione per lavare l’articolazione. In rari casi, l’impianto può essere rimosso e ricollocato in un secondo momento. L’infezione a volte può portare a sepsi (infezione del sangue), per la quale sono necessari antibiotici forti.

RARI (<1%)


  • Embolia polmonare: Quando un coagulo di sangue raggiunge i polmoni e può ripercuotersi sulla respirazione. Si tratta di una condizione molto grave che può risultare fatale.

  • Lunghezza della gamba alterata: La gamba operata può apparire più corta o più lunga dell’altra.

  • Cicatrici non ottimali: La ferita può arrossarsi, la pelle ispessirsi e risultare dolorante (cicatrice cheloide), specie nei pazienti afro-caraibici.

  • Lesione ai nervi: L’impegno per prevenirle è massimo, tuttavia il danno ai piccoli nervi del ginocchio rappresenta un rischio. Le lesioni ai nervi possono determinare un’alterazione di sensibilità o mobilità temporanea o permanente intorno al ginocchio e alla parte inferiore della gamba. La sensibilità alterata nella porzione esterna del ginocchio può essere normale.

  • Lesione ossea: Esiste la possibilità di rottura dell’osso al momento dell’inserimento del nuovo impianto. Questa potrebbe richiedere la correzione immediata o in un’operazione successiva.

  • Lesione vascolare: Raramente si verifica una lesione dei vasi sanguigni nella parte posteriore del ginocchio. Questa eventualità potrebbe richiedere un ulteriore intervento chirurgico da parte di chirurghi vascolari.

  • Decesso: Questa complicanza molto rara può verificarsi dopo qualsiasi intervento chirurgico importante e come conseguenza di una qualsiasi delle precedenti complicanze.


Se, una volta a casa, si ritiene di manifestare una delle complicanze precedentemente indicate, contattare l’équipe medica oppure recarsi al pronto soccorso più vicino.


Bibliografia

[“Knee Replacement – Risks.” NHS Choices, NHS,](www.nhs.uk/Conditions/Knee-replacement/Pages/Risks.aspx). Accesso: 22 maggio 2020

“Public and Patient Guide to the NJR’s Annual Report 2019: (link) https://reports.njrcentre.org.uk/Portals/0/PDFdownloads/NJR%2016th%20Annual%20Report%202019.pdf .Accesso: 22 maggio 2020

Knee replacement surgery : Complications (link): https://www.versusarthritis.org/about-arthritis/treatments/surgery/knee-replacement-surgery/ Accesso: 22 maggio 2020

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