Le precauzioni da seguire dipendono dalla modalità di intervento all’anca e non si applicano a tutti i pazienti. È necessario innanzitutto CONSULTARE il chirurgo, il quale può illustrare al paziente un elenco di movimenti da evitare dopo l’intervento all’anca al fine di ridurre al minimo il rischio di lussazione o altre lesioni all’impianto e garantire un’adeguata guarigione.
Le precauzioni in genere risolvono uno dei due problemi seguenti:
Ampiezza del movimento.
Ad alcuni pazienti può essere consigliato di evitare di incrociare le gambe o di piegarsi eccessivamente in corrispondenza dell’anca a > 90 gradi di adduzione oltre la linea mediana (rotazione interna oltre la posizione neutra) onde evitare la lussazione posteriore dell’anca. È qui che il femore viene spinto all’indietro al di fuori del suo incavo.
Tali movimenti/posizioni includono:
Sedersi su sedie/divani bassi. Questo implica sedersi su sedie dove il livello delle anche sia superiore a quello delle ginocchia.
Sedersi con le gambe incrociate.
Avvicinare il ginocchio al petto per indossare scarpe/calzini.
Sedersi nella vasca da bagno.
Piegarsi in avanti con le anche verso terra.
Dormire su un fianco.
Carico del peso. Ad alcuni pazienti può essere prescritto l’uso delle stampelle o di un deambulatore per un periodo di tempo (spesso 6 settimane) in caso di preoccupazione in merito al potenziale di guarigione dell’artroplastica dell’anca. Questo consente all’osso di guarire e saldarsi all’impianto prima che venga applicata forza eccessiva (dovuta al peso corporeo) sulle ossa in via di guarigione. Questo varierà tra carico parziale, non carico, carico protetto o carico sfiorante.
Le precauzioni variano in base a fattori quali l’approccio chirurgico (anteriore contro posteriore), il paziente e le preferenze del chirurgo. Alcune precauzioni si riferiscono solo alle prime 6 settimane dopo l’intervento, mentre altre possono avere una valenza più lunga.
Di seguito sono riportati alcuni suggerimenti per ridurre il rischio durante lo svolgimento delle attività quotidiane.
Coricarsi e alzarsi dal letto.
Alzarsi dal letto: iniziare il movimento con la gamba operata, utilizzare l’altra gamba come supporto al di sotto se necessario.
Coricarsi: piegarsi indietro e sollevare le gambe sul letto con la gamba non operata come supporto al di sotto.
Vestirsi.
Indossare l’indumento prima sulla gamba operata e spogliarla per ultima. Aiutarsi con un ausilio per la vestizione sulla parte esterna della gamba, in modo da non doversi piegare troppo in avanti. Usare un calzascarpe come ausilio per indossare le scarpe.
Sedersi/Alzarsi da una sedia/dal water.
Quando ci si siede e ci si alza, posizionare la gamba operata davanti alla gamba non operata, in modo da evitare un’eccessiva flessione dell’anca. Usare le braccia come ausilio a seconda dei casi.
Dormire.
È preferibile dormire sulla schiena, se si riesce.
In caso contrario, posizionare un cuscino tra le gambe per dormire per circa un mese dopo la dimissione.
È possibile sdraiarsi sul fianco della gamba non operata, purché si inserisca un cuscino tra le gambe per tenerle separate.
Scale.
Salire: approccio GAS: Good leg - Affected leg - Stick (Gamba sana - Gamba operata - Bastone)
Scendere: approccio SAG: Stick - Affected leg - Good leg (Bastone - Gamba operata - Gamba sana)
Bibliografia
NHS, 2018, Recovery - Hip Replacement; consultazione: 22 dicembre 2020, <https://www.nhs.uk/conditions/hip-replacement/recovery/ >
Orthoinfo, 2018, Activities after Hip Replacement, American Academy of Orthopaedic Surgeons; consultazione: 22 dicembre 2020
Versus Arthritis 2018, Hip Replacement Surgery; consultazione: 18 dicembre 2020,