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Non abbandonare la fisioterapia
Aggiornato oltre 2 anni fa

Al giorno d’oggi, alla maggior parte delle persone viene richiesto di provare la fisioterapia prima di sottoporsi a un intervento di artroplastica dell’anca. Tuttavia, molti pazienti non ne traggono grande beneficio poiché la loro condizione è troppo avanzata e si scoraggiano. In questo articolo saranno fornite maggiori informazioni sul motivo per cui la fisioterapia è così fondamentale. L’obiettivo principale della fisioterapia in seguito a un intervento di artroplastica dell’anca è ridurre il dolore postoperatorio, migliorare l’andatura e la velocità di camminata, nonché rafforzare i muscoli al fine di consentire il ritorno all’indipendenza, di riprendere i propri interessi e ottenere un esito migliore dall’intervento.

In che cosa consiste la fisioterapia?

La fisioterapia contribuisce a ripristinare il movimento e la funzione in presenza di lesioni, malattie o invalidità. Può inoltre contribuire a ridurre il rischio di infortuni o malattie in futuro. Può migliorare il livello di attività fisica e contribuire a prevenire eventuali lesioni alla nuova anca. I fisioterapisti sono professionisti specializzati che di solito fanno parte di un team multidisciplinare. Collaborano con medici e personale infermieristico per elaborare un piano di supporto al paziente nella ripresa e per aiutarlo a “rimettersi in piedi”. La fisioterapia adotta un approccio olistico.

Come agiscono i fisioterapisti?

I fisioterapisti considerano il corpo nel suo complesso, piuttosto che concentrarsi esclusivamente sull’anca. Tra le attività svolte dai fisioterapisti, vi sono le seguenti:

  • Offrono indicazioni e consigli. I fisioterapisti possono dare consigli generali riguardo ciò che può avere ripercussioni sulla vita quotidiana, quali postura e tecniche corrette di sollevamento o trasporto, con l’obiettivo di contribuire a prevenire gli infortuni in fase di ripresa, nonché consigli sulle precauzioni relative all’anca onde evitarne la lussazione.

  • Preparano esercizi personalizzati per il paziente. I fisioterapisti consiglieranno esercizi per migliorare lo stato di salute generale e la mobilità, nonché per rafforzare la nuova anca.

  • Svolgono la terapia manuale. I fisioterapisti possono usare le mani per alleviare il dolore e la rigidità e agevolare i movimenti del corpo.

Che cosa accade dopo la dimissione?

Dopo la dimissione, viene chiesto al paziente di continuare autonomamente a svolgere gli esercizi appresi in ospedale. Una volta a casa, le sedute di fisioterapia ambulatoriale di solito iniziano tra la settimana 1 e la settimana 2. L’obiettivo è proseguire e consolidare i progressi ottenuti in termini di mobilità, movimento e forza. È importante partecipare a queste sedute in quanto si avrà l’opportunità di discutere di eventuali dubbi riguardo alla riabilitazione.

A casa, è importante assumere un ruolo attivo:

  • mantenendosi attivi e muovendosi regolarmente;

  • assumendo regolarmente gli antidolorifici;

  • gestendo il gonfiore;

  • praticando esercizi regolarmente.

Come prepararsi alla seduta di fisioterapia?

Prima di partecipare alla seduta di fisioterapia, è importante accertarsi che il dolore sia sotto controllo, pertanto cercare di calcolare i tempi di assunzione dei farmaci prescritti di conseguenza. Questo consentirà di partecipare e collaborare la massimo durante la seduta. Indossare abiti larghi e comodi che permettano di muoversi agilmente. Se si utilizzano stampelle o un deambulatore durante la guarigione, tenerli a portata di mano.

Quali sono i prossimi passi?

Il fisioterapista aiuterà il paziente a rimuovere gradualmente gli ausili per la deambulazione finché non riuscirà a camminare autonomamente.

Sulla base dei miglioramenti ottenuti dal paziente, potrebbe dare indicazioni in merito a quando sarà in grado di riprendere a praticare sport più attivi quali nuoto, golf o ciclismo.


Bibliografia

NHS, 2018, Overview: Physiotherapy; consultazione: 22 dicembre 2020 https://www.nhs.uk/conditions/physiotherapy/

Versus Arthritis 2018, Hip Replacement Surgery; consultazione: 18 dicembre 2020,

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