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Informazioni sulle artroplastiche dell’anca
Informazioni sulle artroplastiche dell’anca
Aggiornato oltre 2 anni fa

L’anca è una delle articolazioni più grandi del corpo, con funzione portante, che consente una discreta quantità di movimento. Nonostante la sua resistenza, con l’età e l’uso, l’articolazione tende a consumarsi. Le strutture principali dentro e intorno all’anca possono consumarsi, provocando dolore e debolezza, con conseguente rallentamento delle attività e della camminata o persino disturbi del sonno. L’intervento chirurgico di artroplastica dell’anca viene spesso eseguito per sostituire le superfici usurate nell’articolazione dell’anca con soluzioni artificiali. L’artroplastica dell’anca è l’intervento di protesi articolare più comune, in grado di garantire una durata superiore a 20 anni nella maggior parte dei pazienti.

Chi ha bisogno di un’artroplastica dell’anca?

L’intervento di artroplastica dell’anca può essere eseguito in tutti gli adulti a partire dai 19 anni. Il motivo più comune per sottoporsi a un intervento di artroplastica dell’anca è ridurre il dolore e l’invalidità causati dall’osteoartrite (a volte chiamata semplicemente artrite) o da altri problemi articolari.

Un’artroplastica dell’anca prevede un intervento chirurgico importante, pertanto è consigliato solo se altri trattamenti conservativi, quali farmaci antidolorifici, fisioterapia o iniezioni di steroidi, non hanno contribuito a ridurre il dolore o migliorare la mobilità. Il chirurgo riterrà necessaria una protesi dell’anca nei casi in cui l’usura dell’anca provochi una o più delle seguenti condizioni:

  • dolore intenso, rigidità e gonfiore dell’anca che interferiscono con la qualità della vita, la vita sociale, il lavoro e il sonno;

  • difficoltà a camminare e a svolgere le attività quotidiane, come fare la spesa o uscire dalla vasca da bagno;

  • deformità dell’articolazione dell’anca che compromette l’andatura (solitamente per via di disturbi della crescita ossea insolita);

  • blocco o instabilità articolare;

Informazioni sull’artroplastica dell’anca

L’intervento di artroplastica dell’anca comporta la rimozione del rivestimento danneggiato delle articolazioni, il quale viene sostituito con superfici artificiali con una funzione simile a quella di un’anca normale. Viene praticata un’incisione sulla parte anteriore o laterale dell’anca. L’anca viene lussata dall’articolazione. La parte sferica dell’anca viene rimossa e l’interno dell’incavo viene ripulito da eventuale osso malato o danneggiato. Il chirurgo quindi impianta l’incavo artificiale nell’osso pelvico. La sfera protesica viene fissata sopra un peduncolo che viene inserito nel femore. Il peduncolo è costituito da un tipo di metallo ma esistono diverse combinazioni di materiali metallici, plastici o ceramici che compongono la sfera e l’incavo.

Gli impianti sono disponibili in diversi formati e il chirurgo provvederà a scegliere quello adatto al paziente. Il chirurgo può fissare i componenti all’osso in due modi: con cemento acrilico (protesi cementata) o senza (protesi non cementata). Gli impianti non cementati sono caratterizzati da una superficie ruvida rivestita con un particolare materiale che stimola la crescita ossea intorno all’impianto. Il tipo di anca e la scelta dei fissaggi dipendono dall’età, dall’attività, dall’anatomia e dallo stile di vita del paziente nonché da quello che il chirurgo è abituato a usare, nonché da quanto è disponibile in ospedale. NICE raccomanda dispositivi noti per avere una durata di almeno 10 anni nel 95% dei pazienti.

Il grafico riportato di seguito mostra come può apparire un’artroplastica dell’anca una volta collocata:

Guardare questo [Video](https://www.nhs.uk/conditions/hip-replacement) per ulteriori informazioni.


Bibliografia

NHS 2019, Hip Replacement – How It Is Performed; consultazione: 18 dicembre 2020,

Versus Arthritis 2018, Hip Replacement Surgery; consultazione: 18 dicembre 2020,

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