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Qual è la differenza tra data di scadenza e termine minimo di conservazione?
Qual è la differenza tra data di scadenza e termine minimo di conservazione?

Cosa significano esattamente?

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Scritto da Myriam
Aggiornato oltre una settimana fa

I prodotti alimentari imballati devono indicare una scadenza per il loro consumo: la data di scadenza o il termine minimo di conservazione. Cosa significano esattamente e come tenerne conto per comporre i cestini antispreco?

👉 La data di scadenza

La data di scadenza è indicata dalla dicitura "Da consumare entro..." seguita dal mese, dal giorno ed eventualmente dall'anno. Si applica ad esempio alle carni 🥩, al pesce, ai salumi, ai piatti cotti surgelati 🍛, alle uova 🥚, ad alcuni prodotti caseari... I prodotti con data di scadenza possono essere inseriti nei cestini Phenix al massimo fino alla data indicata (giorno X incluso). Per contro, come lo precisa la normativa, i prodotti con data di scadenza superata non possono essere commercializzati né donati.

👉 Il termine minimo di conservazione

Il termine minimo di conservazione è la data di durata minima. Riguarda gli alimenti poco deperibili come i prodotti secchi, sterilizzati, liofilizzati e disidratati (dolci secchi, scatole di conserve), prodotti non secchi che possono essere conservati molto a lungo prima della loro apertura come puree, succhi di frutta 🧃, salse, composte. I prodotti con termine minimo di conservazione superato possono essere commercializzati e donati. Possono quindi essere inseriti nei cestini Phenix a patto che non siano stati aperti o danneggiati.

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