Additivi

Perchè sono essenziali per certi interventi?

Andreas Kuppelwieser avatar
Scritto da Andreas Kuppelwieser
Aggiornato oltre una settimana fa

Perché risulta, in molti casi, importante se non indispensabile ricorrere agli additivi per malte e cls?

Fare ricorso agli additivi significa migliorare in generale la qualità, sia in senso applicativo, che prestazionale, di malte e/o calcestruzzi, dato che ogni additivo a seconda della sua natura e funzione è in grado, con un apporto minimo, di conferire agli impasti caratteristiche tecnico-prestazionali specifiche per ogni campo di impiego: migliori resistenze meccaniche, fisiche e chimiche, maggiore impermeabilità, maggiore fluidità, minor ritiro idraulico, asciugatura e indurimento più repentini, applicabilità in condizioni termiche più critiche, ecc.

Le quantità percentuali indicate, in termini di additivazione, sulla base di cosa vengono definite e quanto sono vincolanti?

Generalmente la percentuale indicata necessaria per l’additivazione corretta di una malta e/o cls, viene definita in rapporto al peso del legante; tali rapporti sono effettivamente importanti dato che un apporto minore di additivo, rispetto a quanto consigliato, non darebbe nessun beneficio, mentre il sovradosaggio, se in alcuni casi risulta esclusivamente una spreco, senza alcun reale vantaggio tecnico, in altre occasioni può addirittura portare a effetti indesiderati e al decadimento prestazionale dell’impasto.

Si può ricorrere all’utilizzo di vari additivi per malte e calcestruzzi?

Non è mai consigliabile fare ricorso a più e differenti tipi di additivi per la realizzazione di una malta e/o calcestruzzo, in quanto molto di frequente l’azione di uno può limitare o inibire quella di un altro, avendo in talune occasioni, come effetto finale, non solo l’assoluta mancanza degli effetti sperati, ma anche un decadimento complessivo, in termini di prestazione e/o qualità, dell’impasto additivato.

Hai ricevuto la risposta alla tua domanda?