- Rimuovere completamente eventuali intonaci e parti in fase di distacco mediante scalpellatura.
- Pulire le superfici da boiacche, olii, polvere e sporco in genere mediante idrolavaggio e carteggiatura.
- Pulire i ferri scoperti a metallo bianco a sport ando ogni traccia di ruggine mediante spazzolatura o sabbiatura.
Nel caso i ferri d’armatura abbiano subito una forte diminuzione di spessore, integrare le armature o sostituirle. Asportare uno strato di calcestruzzo su tutta la parte soggetta al reintegro con malta colabile in modo da ottenere una superfic e fortemente irruvidita e solida.
Protezione e passivazione dei ferri
Immediatamente dopo la pulitura i ferri d’armatura saranno trattati e protetti da ulteriori ossidazioni con l’applicazione di due mani a pennello di passivante per ferri, tipo Restauro Ferri, secondo la EN 1504-7.
Ripristino del cls
Predisporre i nuovi ferri d’armatura secondo il calcolo del progettista strutturale. Bagnare il supporto e predi- sporre la casseratura. Gettare la malta colabile all’interno del cassero, tipo Colabile, classificata in classe R4 PCC secondo la EN 1504-3, per il ripristino strutturale.
Regolarizzazione delle superfici
Le superfici riparate verranno poi regolarizzate con l’applicazione di una speciale malta rasante polimerica che garantisce un’ottima adesione al supporto, tipo Restauro Finitura, classificata in classe C secondo la EN 1504-2, per la protezione del calcestruzzo.
Pittura protettiva
Successivamente si proteggerà la struttura dall’ingresso di agenti aggressivi con l’applicazione di pitture anticarbonatazione o con rivestimenti impermeabilizzanti, tipo Restauro Pittura classificata in classe C secondo la EN 1504-2, per la protezione del cls sec. EN 1504-9.
1. Ferri d’armatura ossidati
2. Ferri d’armatura portati in bianco
3. Protezione e passivazione dei ferri con Restauro Ferri
4. Ripristino del CLS mediante malta da colatura in cassero Colabile