Altro aspetto, ancora oggi trascurato, è la cura dello spazio tra muro e controtelaio che viene riempito, di consueto, con malta. A causa del suo naturale ritiro, dell’assestamento della struttura o di sollecitazioni varie, la malta tende a staccarsi dal controtelaio aprendo una fuga la cui ampiezza può arrivare anche a un paio di millimetri.
Tale fessura in particolari condizioni può essere causa d’infiltrazioni d’acqua, d’aria e di umidità inficiando l’ermeticità del sistema e compromettendo le prestazioni termico-acustiche del serramento. Nel giunto tra muratura e controtelaio, pertanto, può esserci la presenza di acqua, dovuta a infiltrazioni o a condensa derivata da un passaggio di aria calda ricca di umidità verso l’esterno (condizioni invernali). L’umidità dell’aria incrociando materiale sempre più freddo verso l’esterno raggiunge il punto di rugiada, questo fenomeno come pure l’infiltrazione può portare nell’arco del tempo alla creazione di muffe superficiali.
Ecco perché risulta indispensabile usare una barriera interna all’aria e al vapore, e avere la possibilità che l’eventuale condensa creatasi possa migrare verso l’esterno mediante materiali con caratteristiche di elevata permeabilità al vapore e impermeabili ad acqua e aria. Al fine di evitare perdite prestazionali o situazioni come quella appena descritta, l’inserimento di schiume poliuretaniche elastiche a bassa espansione, capaci di assorbire i vari movimenti a riempimento tra controtelaio e muratura, abbinato all’utilizzo di membrane o idonei profili di finitura per intonaco o cappotto, da montare ai lati del falso telaio e collegati alla muratura, fanno sì che si ottenga un giunto con le seguenti caratteristiche:
- Resistenza al passaggio di aria su entrambi i lati;
- Impermeabilità al vapore dal lato interno;
- Impermeabilità alla pioggia;
- Permeabilità verso l’esterno a eventuali condense interne al giunto;
Si creano così connessioni a regola d’arte che non danno problemi di fessurazione, perdite di prestazioni del serramento e fenomeni superficiali che danneggiano i contorni della finestra.
Analisi progettuale del giunto controtelaio-serramento (Secondario)
Una volta identificato e analizzato il tipo di supporto del nostro manufatto, un ottimo riferimento per definire il numero dei fissaggi di cui riportiamo un semplice schema applicativo di esempio:
A
Distanza fissaggi,
finestre in alluminio: max 800 mm
finestre in PVC: max 700 mm
finestre in legno: max 800 mm
E
Distanza dallo spigolo interno: da 100 a 150 mm
Distanza dei montanti e dei traversi dallo spigolo interno del profilo: da 100 a 150 mm
Questa indicazione prescrittiva non esula dalleverifiche prestazionali, che da normativa devonoessere fatte di volta in volta in funzione delle realiazioni di progetto agenti.
Funzionalità del livello interno
L’obiettivo è quello di creare una prima barriera interna, che impedisca all’aria calda e umida degli ambienti di passare verso l’esterno attraverso il giunto di connessione tra serramento e controtelaio, col rischio che si crei un fenomeno di condensa. Praticamente è lo stesso concetto precedentemente descritto nella connessione tra muratura e controtelaio.
Anche qui si può ottenere la corretta situazione mediante:
- La sigillatura del giunto;
- L’utilizzo di nastri autoespandenti impermeabili al vapore e al passaggio di aria;
- L’utilizzo di membrane impermeabili al vapore e all’aria;
Funzionalità del livello intermedio
Le fughe fra telaio e controtelaio o muratura diretta rappresentano un elemento di discontinuità termoacustica che può essere risolta riempiendo il giunto con materiali come le schiume poliuretaniche monocomponenti. In presenza di un montaggio in battuta con telaio a “Z” risulta impossibile schiumare la fuga tra i due elementi, in questo caso la soluzione è affidata ai nastri di tenuta auto-espandenti di larghezza tale da chiudere la quasi totalità del giunto tipo.
Funzionalità del livello esterno
La fuga esterna deve essere ermetica alla pioggia battente e all’aria, ma permeabile alla diffusione del vapore che potrebbe esserci all’interno del giunto. Come per il lato interno, si può ottenere tale risultato mediante sigillatura con sotto giunto o l’applicazione di nastri adeguati permeabili al vapore e impermeabili agli agenti atmosferici; inoltre, in assenza di coprifili, i nastri devono essere resistenti ai raggi UV. È però abitudine, per comodità ed economia, utilizzare anche nella parte esterna una sigillatura perimetrale. Questa soluzione trova una corretta applicazione sul lato inferiore delle finestre o porte balcone, per creare una barriera efficace all’acqua, ma, se utilizzata su tutto il perimetro, il silicone, essendo un materiale non traspirante, impedirebbe la corretta fuoriuscita del vapore dal giunto.
Se si dovesse utilizzare un controtelaio di acciaio, potremmo avere una risalita di umidità dalla muratura e di conseguenza una zona umida nel giunto intermedio. Tale fenomeno danneggerebbe nel tempo il nodo, creando fenomeni di condensa e muffe superficiali sugli elementi. Pertanto supporti questi in caso di presenza nella ristrutturazione vanno rimossi.