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I privati possono affittare la loro moto?

Scopri come i privati possono affittare la propria moto su Motonide: requisiti, contratti, assicurazione e info fiscali

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Scritto da Motonide
Aggiornato questa settimana

Sì. Il moto-sharing è una forma di condivisione che permette ai proprietari privati di moto e scooter di ottenere un compenso mettendo a disposizione il proprio veicolo.

A differenza dei noleggiatori professionali, i privati possono mettere a disposizione la loro moto per periodi limitati, fino a un massimo di 30 giorni consecutivi, applicando tariffe inferiori, calcolate come rimborso per l’utilizzo del mezzo. L’obiettivo principale è ammortizzare i costi di mantenimento del veicolo.


Quali criteri deve rispettare il veicolo?

Per poter pubblicare un annuncio su Motonide e beneficiare della copertura assicurativa dedicata, la moto o lo scooter deve rispettare i seguenti requisiti:

  • Essere immatricolato in Italia

  • Avere la revisione e i controlli tecnici aggiornati e conformi alle normative vigenti

  • Essere coperto da un’assicurazione RC con guida libera


È necessaria l’apertura della partita IVA per il proprietario?

No. Il proprietario iscritto come utente privato svolge un’attività occasionale e saltuaria, i cui guadagni non devono superare i costi di mantenimento del veicolo. Per questo motivo non è necessaria la partita IVA, e i compensi percepiti sono considerati redditi derivanti da prestazioni autonome non professionali.

Ai fini fiscali, i redditi ottenuti tramite Motonide devono essere dichiarati all’Agenzia delle Entrate. Motonide non interviene come sostituto d’imposta. Per maggiori dettagli, consulta la FAQ: Norme fiscali applicabili


Deve essere modificata la carta di circolazione?

No. La carta di circolazione con dicitura “uso proprio” non deve essere modificata.

La destinazione d’uso va aggiornata a “locazione senza conducente” solo nel caso in cui si decida di avviare un’attività professionale di noleggio moto o scooter, senza limiti di durata o di guadagni. In tal caso sarà necessario aprire partita IVA e iscriversi al Registro delle Imprese, come previsto dalla normativa (Art. 247-bis, comma 2, lett. b).

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